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Corsi INPS Valore P.A. 2018 FRIULI VENEZIA GIULIA

soggetto proponente INSUBRIA - Università degli Studi dell'Insubria
in collaborazione con Formel srl

INSUBRIA - Università degli Studi dell'Insubria
Strumenti di gestione delle risorse umane nei contesti organizzativi; scienza del comportamento, Gestione dei conflitti; Psicologia dei gruppi; Gestione delle relazioni; Lavoro di gruppo. Leadership e management.

Strumenti di gestione delle risorse umane nei contesti organizzativi; scienza del comportamento, Gestione dei conflitti; Psicologia dei gruppi; Gestione delle relazioni; Lavoro di gruppo. Leadership e management.

Programma

Contenuti formativi

1° MODULO: La gestione delle risorse umane nella Pubblica Amministrazione: gli strumenti a disposizione
 

Premessa
Il sistema di gestione delle risorse umane nell’amministrazione pubblica sviluppa prioritariamente sulla valutazione delle prestazioni e delle competenze, come meccanismi in grado di fornire gli elementi di crescita e di sviluppo delle risorse umane, utilizzando le leve dell’incentivazione e della valorizzazione delle capacità come metodo che deve accompagnare tutto il ciclo di gestione delle risorse umane, dall’ingresso al lavoro alla crescita professionale.
 

ARGOMENTI

• La Valutazione Nel Sistema Pubblico
• La Valutazione D’ingresso Nelle Amministrazioni Pubbliche
• La Valutazione Delle Prestazioni
• La Valutazione Ed I Sistemi Premiali
• Le Competenze E La Loro Rilevanza Nel Sistema Pubblico
• Gli Strumenti Della Valutazione Delle Competenze
• Rilevare E Valutare Le Capacità Ed I Comportamenti
• Le Metodologie Valutative Ed Il Loro Impiego

Project work
Sperimentazione in aula di un metodo di analisi e rilevazione delle competenze


2° MODULO: Valori e comportamenti che non possono mancare: trasmettere la cultura dell’etica nella Pubblica Amministrazione

Premessa
Per immaginare un miglioramento, occorre partire dalla conoscenza di quello che c’è già. E spesso non è poco. Trasmettere la cultura dell’Etica nella pubblica amministrazione significa applicare concretamente, ogni giorno, quello che spesso è scritto in regolamenti e statuti. E rendere espliciti ed efficaci i valori e i comportamenti che ogni dipendente, con le sue modalità, ha in sé.
 
Obiettivi
- Conoscere e applicare i regolamenti
- Mission e Vision dell’Ente: dove nasce la cultura dell’Ente
- Conoscere e praticare la cultura organizzativa
- Comunicare valori, comunicare comportamenti
- Conoscenza dei principali strumenti per misurare i comportamenti virtuosi


ARGOMENTI

Parole e azioni: 1) Dalla conoscenza dei regolamenti all’applicazione 2) Mission e Vision dell’Ente oggi 3) Che cosa è e come si diffonde la cultura organizzativa 4) Valori e comportamenti per sviluppare benessere.
GLI STRUMENTI: a) Conoscere gli strumenti esistenti; b) Come si misurano i valori c) Leggere i comportamenti d) Migliorarsi per migliorare e) Le parole sono cose

Project work
Ciò che faccio è più bello di ciò che dico
Attraverso modalità didattiche interattive e confronto si forniranno ai corsisti strumenti concreti per diffondere parole e comportamenti capaci di incarnare i valori etici di riferimento nel rispetto delle persone. Per aumentare il benessere organizzativo e migliorare, consapevolmente, la qualità del servizio.


3° MODULO: Il Dirigente efficace: psicologia dei gruppi e gestione delle relazioni

Premessa
Nel cambiamento in corso nelle organizzazioni e in quelle pubbliche anche, le capacità del dirigente, della posizione organizzativa e dei “D” è sempre di più quella di coinvolgere, motivare, valorizzare il personale, nelle sue mansioni ordinarie, ma anche in episodi di criticità, nei casi di difficoltà nei cambiamenti gestionali. L’importanza di creare climi e ambienti di lavoro più “umanizzati” e inclusivi diviene quindi strategica.
 
Obiettivi
- Passare da logiche incentrate sul singolo a culture di gruppo, trasversali e interfunzione;
- Espletare una concreta azione di direzione efficace, motivazione e controllo fondata sulla partecipazione;
- Valorizzare e ottimizzare le risorse umane di cui si dispone, metodi per l’engagement;
- Agire come leader-facilitatori, ovvero, alternando l’orientamento al compito e alle persone;
- Condurre riunioni più concludenti e coinvolgenti;
- Gestire i fenomeni negativi con una nuova modalità costruttiva e trasformativa.


ARGOMENTI

Unità 1 - Le nuove abilità del dirigente efficace
- Catalizzatore, esercizio dell’autorità: guidare il servizio con una leadership integrata, sia direttiva che partecipativa
- Mediatore, funzione del fare gruppo: coinvolgere colleghi con la comunicazione “circolare”
- Agente di aiuto, abilità trasformativa: affrontare con nuovo stile le tante negatività giornaliere
- Motivatore, esercizio dell’azione integrata: attivare, allenare competenze e capacità, supervisionare
- Mappe introduttive, esercizi, casi concreti, interazione in aula
Unità 2 - Il governo delle persone
- Tre comportamenti automatici, impegno, aggressività, passività
- La “facilitazione esperta” (2005)
- Un metodo antinegatività
- Esercizi, casi concreti, interazione in aula

Project work
La giornata formativa presenta un taglio pratico tipo laboratorio formativo. Viene privilegiata l’esercitazione e il metodo dell’autocaso come opportunità di apprendimento attivo. Per una maggiore trasferibilità tra aula e realtà si mette al centro l’esperienza concreta e la persona, in una coerenza efficace in cui si innestano e confluiscono i fattori di teoria-nella-pratica.


4° MODULO: Il lavoro di gruppo

Premessa
Uno degli elementi clou del lavoro di gruppo è la costituzione di un nesso tra due fattori dirimenti: il nesso produzione-partecipazione, dove la parola nesso ha molteplici significati, da collegamento a legame, da moderazione reciproca a possibile fusione e sintesi. Lavoro di gruppo quindi come coesistenza di fattori molto diversi tra loro, da quelli organizzativi a quelli interpersonali, dai tempi tecnici alle modalità comportamentali, dall’operatività più intensa alla riflessione sulle azioni e la consultazione da farsi in gruppo.

Obiettivi
- Leggere i gruppi come luogo ambivalente, la compresenza del fascino del lavoro di gruppo accanto alle tante forme retrive e regressive.
- Generare coinvolgimento e operatività, quale capacità di integrazione e di coordinamento dinamico, sull’asse produzione-partecipazione.
- Fare gruppo, misure, strumenti, abilità per accelerare questo orientamento al collettivo, modalità assai poco diffusa e sviluppata.


ARGOMENTI

Unità 1 – Quattro capacità del lavoro di gruppo
- F1-Coordinare, direzione del lavoro, controllo dell’attività degli uffici, pianificazione
- F2-Coinvolgere, conduzione di riunioni concludenti e coinvolgenti
- F3-Aiutare, gestione costruttiva di conflitti e negatività in ufficio
- F4-Attivare, costruzione di progetti e assegnazioni di compiti agli uffici; valutazione del personale nel rispetto del principio del merito (DL 74/17)
- Esercizi, casi concreti, interazione in aula
Unità 2 – La cassetta degli attrezzi essenziali
- Impostare il lavoro, la doppia cornice
- Valorizzare le persone, l’apprezzamento
- Inibire comportamenti non produttivi, la critica costruttiva
- Comunicazione circolare, feedback e io-assertivo
- Negoziazione e mediazione
- Tecniche per la capacità negativa
- Strumenti per la motivazione e il benessere

Project work
Facilitazione del teamwork.
Impostare il lavoro di gruppo in una fase ordinaria, dentro due formati essenziali: la riunione di lavoro e il debriefing dopo un’azione svolta.


5° MODULO: Imparare a litigare: conoscere le dinamiche del conflitto e le sue soluzioni

Premessa
Conflict studies: oggi sono riconosciuti come un’area di ricerca consolidata, capace di portare grandi benefici alle organizzazioni, in particolare in quei luoghi dove si lavora per molto tempo insieme e magari a contatto con il pubblico. Uno scenario caratteristico della Pubblica amministrazione, che deve anche affrontare i problemi legati ai cambiamenti di mansioni ed al prolungamento dell’età pensionabile dei propri dipendenti, fattori che spesso incidono sulla motivazione e che possono innescare dinamiche di scontri più o meno espliciti.

Obiettivi
- Gestire i conflitti
- Sviluppare tecniche e competenze relazionali
- Migliorare il servizio e la collaborazione
- Creare e diffondere Benessere organizzativo
- Sviluppare la responsabilità professionale e la mediazione trasformativa dei conflitti
 

ARGOMENTI

CONFLITTI: a) Definire un conflitto; b)comportamenti virtuosi e nocivi; c) La mediazione dei conflitti e l’organizzazione d) La materia dei conflitti e) Gestione di una situazione ostile f) Gestione del conflitto g) chi sta facendo la guerra? E a chi? h) Pericoli del conflitto: i conflitti e le performance GLI STRUMENTI: a) Gestire l’ordinario, affrontare lo straordinario b) la tutorship: i mediatori nell’organizzazione) Obiettivi e modalità dei conflict studies d) Dalla colpa alla responsabilità LABORATORIO: a) i casi b) Motivare c) Neutralità e fiducia

Project work
Durante il corso si terranno esercitazioni pratiche che permetteranno ai partecipanti di provare la propria capacità di gestire la comunicazione/ leggere i comportamenti propri e altrui in situazione di conflitto con differenti finalità. La modalità didattica usata sarà quella dell’Action learning che affiancherà una breve parte teorica.

Servizi ai partecipanti

  • Assistenza dedicata
    E-mail e telefonica
  • Documentazione
    in formato PDF
  • Attestato giornaliero
    e finale
  • Docenti esperti e qualificati
  • Esercitazioni pratico-operative
  • Corsi di formazione Valore PA
  • Formel s.r.l
      Sede Legale: Milano
    20124, Via Vitruvio n.43
      02 62690710
  •   Sede Amministrativa: Paceco
    91027, Via Drago di ferro n.90
      0923 526400
      0923526204
  •   [email protected]

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